Un hospice per Arezzo
(L’autore è coordinatore dell’Assemblea di Arezzo di Cittadinanzattiva. La lettera è indirizzata al Direttore generale dell’AUSL Toscana Sudest)
La presente per portare alla sua attenzione, e quindi evidenziare, la problematica inerente la realtà Hospice di Arezzo.
Ci permettiamo di riassumere brevemente l’iter di questa importante realtà sanitaria che nel 2000 inizia il suo percorso con l’approvazione dei finanziamenti conclusi poi nel dicembre 2017 e con l’apertura a gennaio 2018 delle sue attività di sostegno.
Con l’incombere della pandemia le attività sono state trasferite dalla vecchia palazzina del reparto oncologico all’interno dell’area ospedaliera, alla RSA di Pescaiola già centro Koinè.
Per la stessa grave problematica, il centro è stato nuovamente trasferito alla clinica San Giuseppe (già preso in considerazione nel 2006 e conseguentemente rifiutato per non idoneità al servizio).
Attualmente è in analisi la proposta di trasferimento al centro riabilitativo di Agazzi al costo di euro 500 annui. L’ambiente preso in considerazione, pur essendo accogliente, non è idoneo alle necessità ed alle esigenze degli ospiti con realtà diverse dai servizi offerti dalla struttura.
A tutt’oggi è stato localizzato un immobile nell’area del vecchio ospedale psichiatrico con uno stanziamento, per ora verbale, di euro 1.300.000,00. La perplessità nostra è: qualora la cifra stanziata in corso d’opera non risultasse sufficiente al completamento della struttura, chi ed in che modo garantirebbe il completamento dei lavori? Con quale tempestività si intende procedere per la definizione delle problematiche, per la localizzazione e gli stanziamenti? Dubbi leciti e quindi chiarimenti per una struttura la cui necessità e importanza è ormai accertata.
Chiediamo, quindi, trasparenza e rapidità per una efficace programmazione ed attuazione del progetto e pertanto ci permettiamo di sottolineare che la realtà sociale odierna ha sempre di più necessità di strutture di sostegno per i malati e le famiglie sempre più coinvolte in queste tragiche realtà.
Fiduciosi, ma soprattutto consapevoli che l’aiuto alla cittadinanza nei momenti più difficili della vita, non deve venire meno, confidando nella sua attenzione e nel suo impegno.
E’ indispensabile che venga rapidamente trovata una soluzione perché Arezzo sia dotata di una struttura così importante come un hospice, in una sede idonea e realizzata in un tempo breve.