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Dialogo e confronto per la salute della comunità

In questi mesi l’emergenza ha messo a dura prova il nostro sistema sanitario nazionale, con un’inevitabile ricaduta sulla salute dei cittadini a partire dalle visite ambulatoriali, dagli interventi chirurgici ritenuti “differibili”, per finire ai vari percorsi di prevenzione.

Il Comitato di partecipazione della Società della Salute area grossetana, amiatina e colline metallifere, in questo momento di grandi incertezze anche rispetto al futuro, attraverso un  comunicato stampa , ritiene opportuno esprimere pubblicamente alcune considerazioni e proposte che saranno d’ora in avanti il fulcro del suo impegno sociale per migliorare la ‘salute’ del nostro territorio in collaborazione con le istituzioni locali.

La provincia di Grosseto è stata risparmiata più di altre dalla pandemia: forse a causa della sua morfologia (pochi abitanti per un’estensione molto grande…) ma soprattutto grazie ad una organizzazione dei servizi territoriali che ha saputo funzionare meglio che altrove, anche nella grave carenza di risorse umane.

E comunque, anche questo utilissimo sforzo, oggi non basta più… dobbiamo impegnarci ancora, tutti, ricercando quell’afflato collaborativo che finora è stato troppo flebile e isolato, affidato troppo spesso solo alla ‘buona volontà’ dei singoli operatori sanitari.

Nella nuova fase di ‘ripartenza’ dell’ordinaria assistenza purtroppo dobbiamo riscontrare troppa lentezza e difficoltà nel ripristinare i servizi essenziali. Forse oggi, alla luce dell’esperienza, ci si deve rendere conto che il vecchio modello organizzativo non è più efficiente e va cambiato. Si aggiunge a questo un cambio di dirigenza che, al di là dell’indiscussa capacità delle persone, ci auguriamo non crei ulteriori problemi e ritardi ad una ripresa più rapida.

Crediamo fondamentale puntare molto sull’informazione e sulla buona comunicazione con i cittadini, perché un cittadino ben informato e consapevole diventa più facilmente partecipe del bene comune rappresentato dalla sanità pubblica da difendere, tutelare e potenziare.

Il Comitato pertanto, forte dell’ottimo rapporto già esistente con la Società della Salute, chiede alle istituzioni locali un colloquio trasparente con i cittadini, aprendo un tavolo permanente di collaborazione con l’Azienda sanitaria e i Sindaci della provincia per rimodellare la sanità alle esigenze dei cittadini e non viceversa: perché la ‘salute’ vive e cresce insieme alla ‘qualità’ della vita di un territorio.

Questi i punti essenziali sui quali vorremmo aprire il dialogo:

  • maggiore informazione ai cittadini per ottenere maggiore consapevolezza e collaborazione;
  • istituzione dell’infermiere di famiglia o di comunità. Figura chiave per un vero dialogo tra professionisti della salute e figura fondamentale al benessere psico fisico di una comunità;
  • potenziamento del sistema collaborativo tra Medici di Medicina Generale e servizi territoriali;
  • divulgare la ‘cultura della prevenzione’, coinvolgendo i cittadini sulla sua importanza sempre. Non solo è utile ad evitare tante patologie croniche, ma utilissima – anzi unico strumento efficace – in tempo di pandemia;
  • potenziamento dello sviluppo dei servizi territoriali sia in termini di risorse sia di modelli organizzativi nuovi;
  • coinvolgimento di associazioni del territorio per sviluppare maggiormente il senso di comunità locale e la solidarietà sociale;
  • verifica e miglioramento dei servizi generali del territorio (trasporti, comunicazioni…) perché senza di essi la qualità della vita scende a livelli bassi e con lei la salute dei cittadini.

In sostanza, si chiede alle istituzioni di avviare insieme ai cittadini una “campagna permanente di promozione della salute” stimolando istituzioni e cittadini a collaborare tra loro, abbandonando ideologie e preconcetti, come abbiamo imparato a fare tutti in tempo di pandemia.

Ha aderito con entusiasmo alla proposta, vedi il comunicato di risposta , l’Ordine delle professioni infermieristiche di Grosseto.

L’auspicio di una maggiore collaborazione tra i professionisti della sanità, il territorio e i cittadini costituisce la base per il ripristino di una ‘nuova normalità’ nella gestione della salute in questa fase di ripartenza dopo l’emergenza Covid-19.

 

 

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