Torna a L’Aquila il Festival della Partecipazione
Dal 6 al 9 luglio 2017 L’Aquila ospita la seconda edizione del Festival della Partecipazione promosso da ActionAid, Cittadinanzattiva e Slow Food, in collaborazione col Comune di L’Aquila.
Il Festival è un luogo aperto a cittadini comuni, alle comunità degli aquilani e degli abruzzesi ma anche ai turisti curiosi, a organizzazioni ed esperienze di attivismo civico, a interlocutori e partner pubblici e privati della partecipazione civica, ai media tradizionali e ai nuovi media, ai mondi della ricerca, della cultura e dell’arte.
Il Festival ha al suo centro la partecipazione dei cittadini come condizione e come risorsa per una democrazia di qualità.
Non si tratta di un pubblico, ma di un insieme di partecipanti ai quali non sono offerti passatempi ma occasioni per scambiare e discutere informazioni, prodotti, idee ed esperienze. Il loro ruolo è essenziale per assicurare che della partecipazione non si parli in termini astratti o a partire da modelli ideali, ma con riferimento alla realtà.
Il Festival è un catalizzatore di risorse materiali e immateriali connesse alla partecipazione, di cui sono portatori i cittadini ma anche i loro interlocutori e partner; un osservatorio per definire la partecipazione e valutarne criticamente lo stato di salute in Italia e oltre; un emporio in cui esperienze, conoscenze, successi e insuccessi, opportunità e rischi, nuove e vecchie sfide possano essere scambiate, apprese e trasmesse nello spazio e nel tempo.
Laboratori, conferenze, dibattiti, concerti e buon cibo. Una fabbrica di idee per riscoprire il piacere dello stare insieme e costruire le nuove forme della politica, dell’attivismo e della cittadinanza.
Scopo del Festival è fare emergere l’anima partecipativa dell’Italia e affrontare i problemi che la investono.
ActionAid, Cittadinanzattiva e Slow Food hanno deciso di promuovere il Festival in continuità con l’esperienza di “Italia Sveglia!”, la partnership che li vede insieme da tre anni. Il Festival, tuttavia, non è un luogo di propaganda della loro attività, ma uno spazio in cui il punto di osservazione dell’attivismo civico viene utilizzato per guardare in modo diverso ai problemi dello sviluppo della democrazia e alle opportunità di partecipazione.