Grosseto: iniziativa con i cittadini per il territorio
Si è svolta a Grosseto venerdì 24 febbraio, col patrocinio della Regione, della Provincia e del Comune, l’iniziativa di CittadinanzAttiva toscana Assemblea di Grosseto, aperta a cittadini e istituzioni: un pomeriggio per informare sulle attività e sui servizi che la nostra associazione offre alla comunità della provincia. Alle ore 15 la Sala Pegaso in Piazza Dante, concessa dal Presidente della Provincia, si è presto riempita di cittadine e cittadini, e numerosi rappresentanti di altre associazioni del territorio grossetano.
Parola chiave e filo conduttore dell’incontro è stato il tema della partecipazione civica, una modalità con cui cittadini, singoli o aggregati, si attivano per creare alleanze e sinergie sul territorio, per portare avanti iniziative nell’interesse comune della collettività locale. Nel corso del pomeriggio si è parlato di attivismo civico, di coinvolgimento, di alleanze e scambi di esperienze e competenze, della necessità del rapporto con i giovani, di come si possa essere/diventare più incisivi e più efficaci insieme su percorsi e temi condivisi, e trovare di conseguenza l’ascolto e la collaborazione – anziché la contrapposizione – delle istituzioni.
Su questo filo conduttore, l’Assemblea di Grosseto di CittadinanzAttiva Toscana ha già realizzato negli ultimi anni percorsi e progetti in questo senso, mai da sola ma in sinergia con altri enti territoriali. Ci è sembrato quindi fondamentale, utile e doveroso, informare i cittadini di queste iniziative, e proporre il coinvolgimento e l’alleanza ad altre associazioni.
L’evento è stato presentato e organizzato dall’infaticabile coordinatrice dell’Assemblea di Grosseto, Maria Rita Salemme, con il prezioso contributo delle cittadine attive Assunta Cafaro, Gabriella Cerchiai, Maria Eugenia Morreale e Maria Grazia Antoci. Tutte donne anche le otto relatrici del pomeriggio.
Quattro i macro-temi affrontati, su cui Cittadinanzattiva Grosseto ha lavorato nell’ultimo biennio.
Salute: il malato e non la malattia al centro del sistema sanitario
Su questo tema ha aperto Sabrina Nardi, vice-coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato, nonché Direttrice del Coordinamento Nazionale delle Associazioni dei malati cronici (CNAMC). Sono stati enfatizzati i piccoli e grandi risultati che, grazie a Cittadinanzattiva e ad altre associazioni di malati/familiari/cittadini, sono stati raggiunti sul fronte sanitario, dall’umanizzazione delle cure agli adeguamenti strutturali, dall’abbattimento delle barriere architettoniche al rilascio tempestivo della documentazione clinica. Tanti altri passi conquistati con i cittadini perché venga messa la persona, e non la sua malattia, al centro del percorso di cura. Sabrina Nardi ha sottolineato come, tuttavia, ancora tanti siano i passi avanti da fare, le battaglie da sostenere, la vigilanza civica da praticare sul nostro SSN, e di come il tema della salute e della cura sia un tema di interesse comune su cui costruire e rafforzare alleanze.
Salute mentale: un bene comune da salvaguardare
Sono intervenute le Dott.sse Nadia Magnani (psichiatra) e Giuseppina Badia (assistente sociale) del Dipartimento di Salute Mentale di Grosseto, che a due voci hanno illustrato il progetto ministeriale CCM 2013 (Progetto interventi integrati per favorire il riconoscimento ed il trattamento precoci dei disturbi psichci gravi in età giovanile in gruppo di popolazione a rischio) a cui ha partecipato il Dipartimento di Salute Mentale della ASL di Grosseto, in collaborazione con diverse associazioni operanti sul territorio: CittadinanzAttiva Grosseto, UISP solidarietà, Nomadelfia, Pastorale Giovanile, Solidarietà è crescita, Uscita di Sicurezza e molte altre, che si sono fatte carico dell’organizzazione della parte formativa/informativa del progetto. Tra gli interventi integrati previsti appunto dal progetto CCM, l’iniziativa “Punto di incontro”: un bando di concorso nelle scuole superiori di Grosseto per la realizzazione di opere (prosa, poesia, fotografia, video e arti figurative) da parte di ragazzi dai 15 ai 24 anni, volto a sensibilizzare i ragazzi stessi e la popolazione sul tema della necessità di chiedere aiuto in presenza di disagio giovanile, perché la prevenzione a quell’età è di fondamentale importanza per scongiurare lo sviluppo di problemi psichici successivi.
Violenza intrafamiliare: campagna di prevenzione e sensibilizzazione
Altra coppia di relatrici per questo tema delicato ma sempre attuale e particolarmente sentito in Toscana. Maria Grazia Antoci, Coordinatrice regionale della rete “Giustizia per i diritti” di CittadinanzAttiva, ha illustrato l’incidenza di questo fenomeno, le sue allarmanti conseguenze, le problematiche legate al tanto “sommerso” di questa piaga sociale.
In Toscana siamo abbastanza avanti su questo fronte: è presente un Osservatorio regionale sulla violenza di genere che realizza il monitoraggio ed elabora un Rapporto annuale (arrivato nel 2016 alla sua ottava edizione). Inoltre, con la recente legge regionale 67/2016 si è prevista l’istituzione di un Comitato Regionale di Coordinamento. Infine non va dimenticato che il Codice Rosa, ormai divenuto un servizio di rilevanza nazionale, è stato attivato per la prima volta nel 2010 come progetto pilota nell’Azienda ASL 9 di Grosseto; dal 2014 è ormai presente in tutti i Pronto Soccorso toscani.
Nonostante i grandi passi fatti a livello regionale per contrastare il fenomeno della violenza domestica, che quasi sempre coinvolge i minori e gli adolescenti, CittadinanzAttiva ritiene sia necessario un vero e proprio cambiamento culturale, fatto di formazione, educazione e sensibilizzazione, nell’ottica della prevenzione e della salvaguardia delle giovani generazioni. Maria Eugenia Morreale, responsabile della comunicazione di CittadinanzAttiva Toscana, ha illustrato il progetto “Non chiudere un occhio”, concorso a premi per le scuole medie della nostra Regione, realizzato nell’anno scolastico 2014-2015. Il progetto ha coinvolto oltre 30 scuole, 47 classi, circa 1200 alunni/famiglie, e un centinaio di insegnanti. L’esperienza – che allora fu realizzata grazie al lascito di una cittadina – merita di essere ripetuta, anche perché a gran voce è stato richiesto di replicarla, in primis dalle scuole stesse.
Accoglienza e integrazione dei cittadini stranieri
Ultimo ma non meno interessante coro a due voci con Gabriella Cerchiai, Responsabile della “Promozione della cittadinanza” per l’Assemblea di Grosseto, ed Azeza Khouribech, mediatrice culturale. Entrambe, insieme, portano avanti da anni progetti di integrazione per migranti, in particolare per le donne. La loro esperienza sottolinea come, in particolare negli ultimi anni e in periodo di recessione economica, si siano aggravati i fenomeni di scarsa tolleranza o diffidenza nei confronti dei cittadini di diversa cultura, etnia, religione. Sembra quasi un paradosso, poiché ormai le problematiche dei costi sociali, della mancanza di lavoro, di accesso sanitario mal garantito, riguardano tanto gli italiani quanto gli immigrati. Sarebbe utile fare fronte comune e alleanza su questi problemi, anziché alzare barriere. I problemi legati alla difficoltà di integrazione, che dimostrano una mancanza reciproca di riconoscimento e tolleranza, chiedono ancora una volta di lavorare uniti per un cambiamento culturale necessario.
Al termine della presentazione, sono stati numerosi gli interventi di gradimento per questa iniziativa, e di interesse sulla prospettiva di sviluppare alleanze sul territorio. Tra gli altri sono intervenuti: IPASVI, CGIL, Olimpia de Gouges, Tavolo alcologico provinciale, Giovani per i corretti stili di vita, Humanitas, Acat.
Organizzare un’iniziativa come quella del 25 febbraio è stato un atto di coraggio e di generosità civica che l’Assemblea di Grosseto ha voluto offrire alla cittadinanza e di cui ringrazio tutte le amiche che hanno collaborato ma in modo particolare Maria Rita Salemme, la coordinatrice. Coraggio perché in periodi di scarsa partecipazione c’era il forte rischio che una sala grande come la Pegaso sarebbe rimasta semi vuota, invece… le presenze sono state alte, la sala era pressoché piena, le persone sono rimaste fino all’ultimo e gli interventi molti e interessanti. Generosità perché la fatica dell’organizzazione non è stata poca e perché tutte le relatrici oltre alla loro piena disponibilità e professionalità hanno messo la loro passione civica nell’intervenire.
Credo che sia stato un pomeriggio utile per stringere alleanze sul territorio, che d’ora in avanti saranno uno dei nostri primi obiettivi, e per dare prova ai cittadini che la partecipazione e la collaborazione sono passi fondamentali per tutelare i propri diritti e… vivere meglio nella comunità.
Unico rammarico, va detto: l’assenza delle rappresentanze istituzionali locali, anche quelle sanitarie che avevano garantito la loro presenza. Peccato, anche per loro questa era un’opportunità utile per riavviare un dialogo di fiducia con i cittadini. Noi di CittadinanzAttiva, comunque, non ci stancheremo mai di stimolare la collaborazione con le istituzioni tenendo aperto un dialogo costante che crediamo sia utile a tutti e sia l’unico modo per migliorare la qualità della vita della nostra comunità.
Un grazie a tutte, di cuore, a cominciare dalla nostra Sabrina Nardi (Direttrice nazionale del Cnamc) che è venuta da Roma a portare la sua importante esperienza a livello nazionale sulle malattie croniche.
Maria Platter
Segretaria regionale CittadinanzAttiva Toscana onlus
Il pomeriggio del 24 febbraio alla sala pegaso di cittadinanzattiva è stato come sempre interessantissimo, sapere che non siamo da soli a me personalmente da una grande forza e fa sperare che andremo sempre più avanti vorrei far sapere a tutti che ci si sente molto appagati nel poter condividere progetti oppure aver ascoltato una persona che ha un problema che io neppure conoscevo, stringerle la mano e ringraziarla per le sue parole mi ha fatto capire che quel sorriso con cui mi ha salutato era una piccola goccia, ma era qualcosa che la faceva sentire meno sola. Questo è una grande cosa mi fa pensare che ci sarà sempre qualcuno che non chiuderà gli occhi e non si tapperà le orecchie se chiederò aiuto.
CittadinanzAttiva esiste anche e soprattutto per questo: perchè i cittadini non si sentano soli. A volte basta questo per riscuoterci dal pigro letargo (o disillusa rassegnazione) che ci tiene passivi….invece vogliamo cittadini e cittadine attivi e che si sostengono a vicenda!
Grazie per il bellissimo commento.
Grazie Gloria!! sempre generosa anche nella tua sincerità. Tu sei di sprone a tanti di noi a fare meglio e di più.
Sono proprie le persone come te che aiutano gli altri ad essere cittadini più consapevoli e altruisti.
E’ con te, è insieme alla persone come te, che non ci stanchiamo di combattere quella dolorosa montagna di indifferenza, e peggio ancora di rifiuto, che la nostra società ha sviluppato rispetto al diverso: sia malato, sia immigrato, sia comunque sofferente… combattere quell’indifferenza che rende sempre più egoisti e non fa bene neanche a chi la pratica pensando di difendersi dagli altri.
La solidarietà è il valore fondante del nostro impegnativo lavoro di cittadini attivi e tu ce la insegni con il tuo esempio e il tuo coraggio di dire, scrivere, fare ciò che pensi, anche col cuore.
Felice di conoscerti, Gloria!