27 Gennaio: Giornata della Memoria
In occasione della celebrazione della Giornata della memoria, ci piace pubblicare questo contributo di riflessione e di poesia di Carmelina Rotundo.
C’è stato un periodo della nostra ESISTENZA in cui sono state scritte e fatte rispettare leggi che presupponevano la supremazia di certe persone su altre, in cui i tribunali condannavano Persone alla deportazione, per poi morire nei campi di concentramento, Persone che avevano due braccia, due gambe, due occhi, un cuore, un cervello come noi, e che magari professavano un’ “altra” religione o erano di “altra” razza.
Veniva permesso, in nome della legge, di calpestare la dignità della vita.
Questo 27 gennaio 2017 nel giorno della MEMORIA se ne parla, se ne discute, ci si scandalizza, ci si indigna, ed io chiedo:
“Quelle leggi sono state cambiate? Quelle leggi sono state cambiate o sono cambiati i destinatari?
Coloro che vedono calpestata la dignità si chiamano anziani, bambini… malati?”
Non basta, non bastano, non basteranno più le parole, occorre essere esempio in famiglia, nel posto di lavoro, nella società.
Ancora oggi, esattamente come ieri, occorre agire perchè certe persone non si credano di avere diritto di vita e di morte su un altro essere umano, di “regalare” sofferenze a noi tutti coinvolti in questa straordinaria avventura che è la vita!
Una stella può guidare in una notte oscura, e tante stelle la possono illuminare.
IO VADO CERCANDO, con speranza, STELLE.
NON ABBIAMO ALTRE STRADE CHE QUELLE DELL’ AMORE